13 aprile 2006

voglio uscire da questo giardino pieno di spine e scrivere del sole che scalda il culo. Domenica mi sono addormentato su un prato di margherite a bordo campo....mentre si stava giocando una partita di calcio. dormivo mentre il vento mi accarezzava il collo. mentre le formiche trasportavano pezzi di patatine, le mitiche patatine “MIA” una marca assurda che ricordo di aver mangiato l’ultima volta alle scuole superiori, ed ogni volta era sempre la stessa storia.....”MIA, la ‘ppatatina ca fa p’ttia” e giù a ridere. Ridere come rido oggi nel vedere Rocco Siffredi dire che “la patata tira” o una cosa del genere.
Il tempo mi accomapagna e in effetti solo non lo sono mai, solo è solo un apparenza, solo è solo una paura, solo è solo un’ombra senza braghe senza maglia senza volto. solo è solo una macchina senza passeggero, un albero senza frutto, un ghiacciolo senza bastoncino....il gelato, sì il gelato, così mi alzo e nell’intervallo della partita vado al bar e prendo un gelato che mi mangio guardando dodici bimbi in braghette corte calciare un pallone. Uno di questi avrà avuto al massimo sei anni, forse cinque, biondo e con una cattiveria addosso incredibile...passava sotto le gambe degli avversari, rubava palla così lui, e segnava esultando. esultava, esultava e correva. io non riesco mai a vedere una palla rotolare se non vedo qualcuno calciarla, le partite di calcio non mi interessano se non sento le voci dal campo, se non sento il respiro affannoso, se non sento cosa si dicono tra loro compagni e avversari....non vedo la palla se non sento la vita che scorre...così...ascolto più che guardare, non seguo la palla ma osservo sempre chi è lontano dalla palla. il portiere che si sistema i calzettoni e parla da solo per me è il calcio. il difensore che quando l’azione è dalla parte opposta del campo parla con l’avversario. Quel biondino mi ha fatto vedere la palla...solo a me, perchè gli altri non l'hanno mai vista.

Non sbaglio quasi mai...già dal camminare e dallo sguardo ti so dire chi la butta dentro e chi la raccoglie....i bambini non mentono mai.

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