30 maggio 2006

SQUALI VOLANTI

il gatto ha mangiato, i pesci rossi hanno mangiato, gli uccellini hanno mangiato, Giulio da oggi ha imparato a dire "....secondo me....." ha un opinione e la argomenta quasi fosse un adulto nano di due anni e mezzo. Papà secondo me non piove, allo scroscio d'acqua risponde dicendo che è il vecchietto del piano sopra che ha fatto la pipì...."papà secondo me non piove".
Raccolgo il mio bonsai, lo carico in macchina, penso allo squalo gonfiabile preso domenica in fiera e volato in cielo...ho visto uno squalo volare, è stato bellissimo vederlo sparire con quella bocca spalancata dalla paura.

Giulio ride nel sonno e appena apre gli occhi mi abbaraccia, mi dice "amore mio" io non so cosa pensare, rido, e mi faccio spupazzare, ci massaggiamo i piedi a vicenda, ci teniamo le mani nel sonno. ci tocchiamo i capelli per addormentarci.
Ieri sera abbiamo fatto un pulcino enorme di cartone, ora fa compagnia alla mucca. Mi sento meno solo tra i pulcini le mucche le macchinine le ruspe. La casa straripa di giochi di carta, aeroplanini decollati e poi caduti.

Guardo il piatto vuoto, mi manca qualcosa, superare i limiti è difficile, io lo sto facendo. Sto andando oltre i miei limiti e scopro di averne altri da oltrepassare, sempre così, è sempre così. Respiro profondamente, mi verrebbe da piangere ma non ne ho voglia, gestisco le mie lacrime....oltrepasso il limite e salto la notte perchè so che la mattina mi regalerà un sorriso nuovo.

non fa niente. passa. passa tutto
e se gli squali volano spaventati
forse anche gli invisibili un giorno
diventeranno credibili.

toccami i capelli che stanno crescendo

RE-PLAY

Medea ma chi sei? Medea perchè mi fai girare a vuoto che sono stanco?
Rinnovo la tessera in quanto scaduta...voglio "il mercante di Venezia" e invece mi ritrovo a guardare titoli assurdi, nelle corsie Relax, salto la corsia Family e passo a quella riservata ai film Adrenaline, poi vado nel genere commedia per finire in quella riservata ai bambini. Intanto mi guardo i piedi, mi tocco il naso e seguo una coppia che vorrebbe prendere "Mr. & Mrs. Smith", mi annoiano e mi allontano, seguo una ragazza in minigonna, seguo il suo ragazzo che cerca giochi per la playstation. Poi di colpo mi fermo e mi dico "ma che cazzo ci faccio io qui?"..."voglio un film, credo".
Così decido di prendere "Walk the line", la vita di John Cash, si, ok, sono convinto, vado pago e guardo. Alla cassa rinnovo la tessera scaduta, pago ritiro e corro a casa...quella casa che non è mia, quel letto che non è mio, quel televisore in prestito. Sono stanco, sulle gambe ho 100 km di bici e poche ore di sonno, so che probabilmente crollerò. Entro saluto la statua di mia madre seduta a tavola da sola, sempre sola, sempre immobile, mio fratello non c'è, mio padre è finalmente a suonare. Sono solo, sul letto di mio fratello, mi tolgo le braghe mi sdraio accendo il lettore dvd apro il cofanetto e scopro che dentro non c'è niente.

silenzio

silenzio

mi rivesto in silenzio e con santa pazienza riparto, stanco, sempre più stanco arrivo al videonoleggio dove mi aspetta lei, Medea, entro, le mostro il cofanetto vuoto e senza aprire bocca le faccio capire che non c'è nessun dvd dentro. Lei cambia colore, sbatte le ciglia, abbassa lo sguardo e tra una battuta e l'altra mi dice anche che le mancavo, per quello non aveva messo il cd dentro il cofanetto. Finalmente trova il cd, me lo da e sulla porta mi da anche un consiglio...da amica..."controlla sempre nel cofanetto, prima di andare controlla sempre, non si sa mai".

silenzio

silenzio

salgo in macchina faccio 100 metri e decido di seguire il consiglio. apro il cofanetto e dentro trovo un'altro film. non quello che avevo chiesto.


silenzio

silenzio

torno indietro, entro e la trovo di nuovo sorridente alla cassa, mi guarda e ancora prima che io apra bocca mi dice. "mi sono affezionata a te". Rido. prendo il film corro a casa accendo il dvd inserisco il film e mi addormento.

ricordo solo la scritta "PLAY"

22 maggio 2006

io ballo da solo


ogni cosa ha il suo peso. ogni parola ha la sua panchina su cui dondolare...il suo posto di blocco, le sue transenne, il suo palco vuoto, le sue tribune piene di schegge. Mi tremava il petto, mi sudavano le mani. C'era uno spiraglio, c'è uno spiraglio, ci sono le stelle e i grilli che in centro si nascondono. Arriva l'estate e il gatto comincia a fare il pieno di notte nei distributori vuoti. 20euro e via. Venti euro e si parte. Il pieno di parole non costa più tanto come prima. Il prezzo è calato e allora faccio il pieno.
Ballano le debuttanti...il dubbio l'ho avuto quando girando l'angolo noto due anziani signori, marito e moglie a braccetto, passeggiavano per il centro alle 3 e mezza di notte...lui in frak e lei in...boh, non saprei...in abito da sera, ecco si in abito da sera...luccicava tutta. Faccio un'altro centinaio di metri e vedo altre due coppie poi spengo la macchina e seguo la musica che nelle notte sembra arrivare da quel mastodontico portone spalancato sulla piazza. E' un valzer...è il ballo delle debuttanti. Non mi resta che mettermi comodo, con le schegge nel culo in posizione centrale sulla tribuna d'onore deserta. Un militare dopo pochi minuti mi fa spostare, sposto le mie parole, chiudo gli occhi e ascolto. Un ragazzo chiede se ho un sigaretta offrendo in cambio un goccio di vino...se ne va barcollando. alle 4 finiscono le danze e mentre li guardo uscire a coppie mi sembrano tutti storpi, le donne che a mala pena si reggono sui tacchi a spillo aggrappate come avvoltoi al loro ballerino dalle tasche piene di denari. io me la rido. me la rido, me la rido.

sono strani giorni.

19 maggio 2006

sono qua a mettere un piede davanti all'altro, qua a scindere il dolore dal camminare, la pianta del piede dal ginocchio, il pensiero dal sentiero. scindo, divido, cerco strade, tocco pareti, annuso fiori e coltivo sogni su marciapiedi ai bordi delle strade. Il vaso di fiori ha bisogno della mia acqua come mio figlio ha bisogno della mia mano questo è il punto. Il punto da cui dovrò partire, il punto da cui dovrò piantare le radici e crescere....nel mio vaso. dal balcone guardo il vaso del vicino, i suoi gerani sono più rosa. Io ho una pianta grassa cresciuta dal nulla, probabilmente caduta dal piano superiore, probabilmente portata dal becco di un uccello, anche la mia tra un mese fiorirà, farà mille fiori viola che all'imbrunire si chiuderanno per poi riaprirsi la mattina al primo sole. E' stata la sospresa più bella da un anno a questa parte. Non teme il feddo, non teme il gelo, in inverno le sue foglie si fanno scure sembra seccarsi ma al primo sole torna verde, io le do acqua, le do la sigaretta dopo cena e il caffè dopo la sigaretta. Lei gradisce e fiorisce. lei cresce e riempie di invidia i vicini che si chiedono che pianta sarà mai.

Io non lo so...non so chi sia, so che forse un giorno se ne andrà com'è venuta. In casa siamo io e lei. Io lei un pesce rosso e uno nero, il gatto, otto canarini e cinque bengalini. la mia vita in un pennello secco, la mia vita in una biro che devo succhiare per convincerla a scrivere, la mia vita in un occhio che se non riesco a disegnare impazzisco.

la mia vita nella fuga delle mattonelle, nelle strisce pedonali che conto una ad una, salto da un lato all'altro della strada galleggiando sulla zattera a strisce. La pianta dei miei piedi mi dice che la strada si farà volentieri calpestare, purchè il peso sia reale. Via i pensieri....leggero...più leggero.

Song To Say Goodbye
PLACEBO

12 maggio 2006

09 maggio 2006

05 maggio 2006

SANT'ANNA

ieri abbiamo calciato un pallone insieme.
un calcio alle sbarre, un calcio alle vite segnate, un calcio alle croci in fronte.
Ieri abbiamo giocato con i detenuti del carcere.
ragazzi segnati dentro e fuori...abbiamo corso sudato esultato e dimenticato tutto.
alla fine un ragazzino cha avrà avuto più o meno 19 anni era a bordo campo...
a vederlo c'erano i genitori e il fratellino piccolo...
stava li con loro a respirare, il fratellino lo abbracciava,
i suoi occhi luccicavano, io sono passato e sparito,
il mio cuore nel sfiorarli passandogli accanto ha tremato, battuto e pianto.

Tutto passa ma i segni rimangono.
la vita va avanti e i segni diventano strade, paesi, case, amori, colori, odori...
e si torna a vivere ne sono certo.

ore 22 e 30 salgono sul pulmino e tornano tutti insieme dietro le sbarre tra quattro mura.
io respiro forte, più forte e mi sento libero, magari con qualche privazione....ma libero.

04 maggio 2006

ZORRO


il freno a mano l'ho dimenticato e la macchina ha provato l'ebrezza di guidarsi da sola andando a sbattere ovunque...la chiusura centralizzata della macchina mi ha rinchiuso il figlio al sole. io sono impotente di fronte a tutto questo. rimango come domenica sera immobile a fissare i disastri, i vetri rotti, l'ambulanza portare via i feriti, le fiaccole a terra, i vigili che mi chiedono i documenti. i passanti che mi guardano io che li guardo io che mi guardo e non vedo l'ora che tutto finisca, il cuore non si emoziona nemmeno in questo, batte regolare nel caos. ora come ora potrei calciare un rigore al novantesimo in una finale di coppa del mondo.

la mia macchina si sta ribellando, si chiude da sola, si sposta da sola.
domani mattina provo ad affaciarmi alla finestra e cacciare due fischi come faceva Zorro...
magari si accende,
si scappotta
e mi porta a lavorare.

03 maggio 2006


ho imparato a dormire, mi stendo su un fianco, lo guardo negli occhi, gli annuso le guance e dormo...dormo anche io. a 33 anni mio figlio mi ha insegnato a dormire. sono sensazioni che non provavo da quando avevo forse cinque anni. mi tocca i capelli, io gli infilo il naso nel collo lo annuso e chiudo gli occhi. ho imparato a star seduto a tavola, a mangiare con calma, ho imparato a masticare.

buona notte amore mio, grazie...grazie. ogni giorno mi insegni qualcosa, mi insegni a respirare, mi insegni ad aver pazienza, mi insegni ad aspettare, mi insegni ad ascoltare, mi dai la forza per continuare, mi fai rinascere ogni mattina, non mi fai sentire la stanchezza, mi fai ridere, mi fai piangere dalla felicità, mi fai chiudere gli occhi e sognare.

sei la cosa più bella che ho, sei la mia mamma, sei il mio papà, sei mio figlio, sono tuo padre e lo scopro giorno dopo giorno.

insieme per sempre
per sempre papà
per sempre il mio bimbo